Cefali a Bolognese

Cefalo 2

Il cefalo o muggine, risulta tra le prede più insidiate dai moli e dalle scogliere, anche se non facile da catturare per la sua combattività.

Per la pesca al cefalo è indispensabile una canna che non sia ne troppo morbida ne troppo rigida; la lunghezza varia in base al luogo di pesca: solitamente la canna ideale è una 7 mt, ma in alcuni casi la 8 si rivela di gran lunga vantaggiosa.

Cefalo 4

L’azione è strettamente legata anche al fatto che la pesca a questa specie viene effettuata con monofili sottili. infatti la differenza tra i muggini implica l’uso di terminali che difficilmente superano lo 0,12 mm, e spesso, specialmente nei luoghi con acque limpide, lo 0,08 mm risulta il diametro maggiormente utilizzato.

Cefalo 3

Secondaria la scelta del mulinello, in quanto va bene un attrezzo di misura 2000-4000 a seconda delle abitudini di ciascun pescatore. Il nylon in bobina varia dallo 0,14 allo 0,16 mm. I galleggianti sono classici, di forma a oliva o goccia rovesciata, di grammatura tra 1,5 e 3 gr.

La piombatura viene effettuata con una torpille e due tre pallini spaccati di rifinitura. Il terminale sarà di diametro sottile e del tipo a forcella con braccioli lunghi rispettivamente 70-50 o 80-60 cm, con ami dal 12 al 16.

Cefalo 1

Importantissima e obbligatoria la pastura: va benissimo un classico sfarinato al formaggio in quantità di circa 2-3 kg per la pescata di una mattinata. A questo, bagnata direttamente sul luogo di pesca, potrà essere aggiunta della sarda tritata oppure del pane raffermo ammollato in acqua.

Cefalo 5

L’esca potrà variare dal fiocco del pane alla polpa della sarda. A seconda delle abitudini locali dei pesci, potremo utilizzare anche polpa di sgombro o sugarello, polpa di tonno o alalunga, polmone della cozza, tremolina  e spesso anche i bigattini.

Cefalo 2 Cefalo 3 Cefalo 4 Cefalo 5 Cefalo 1

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