Nella pesca a traina con l’esca viva esistono diversi sistemi di costruzione del terminale, ma la scelta essenziale è quella di un finale con amo fisso oppure con amo scorrevole.
La differenza tra queste due soluzioni sta nel fatto che tutti gli ami che costituiscono il terminale sono fissi sulla lenza, e al contrario quando si parla di amo scorrevole s’intende un terminale a più ami dove uno o più di questi sono scorrevoli sulla lenza stessa.
Un finale classico con amo scorrevole è quello composto da un amo ferrante, che risulta essere quello fisso, e uno o due ami scorrevoli a seconda della situazione. In qualsiasi caso, l’amo scorrevole deve essere delle stesse dimensioni dell’amo ferrante, in quanto la maggior parte dei predatori attacca l’esca dalla testa.
E’ bene sempre impiegare ami di filo grosso e comunque molto leggeri in modo da non appesantire un’esca viva. Prerogativa essenziale è la presenza dell’occhiello, del tipo saldato, e non della paletta; questo piccolo particolare è importante sia per la costruzione del finale che per una perfetta legatura. Un anello non saldato potrebbe lacerare il nylon!
Come si costruisce
ci sono diversi metodi per costruire un amo scorrevole. Il più conosciuto consiste nel bloccare l’amo con una legatura di multifibre per poi farlo scorrere alla distanza voluta.
Un altro sistema è quello di fermare l’amo scorrevole con tubetto termostringente oppure ancora con piccoli elastici per apparecchi odontoiatrici.
Il vantaggio principale di avere un terminale con amo scorrevole, è sicuramente quello di possedere un finale universale per qualsiasi dimensione di esca che riusciremo a catturare.
Infatti posizionando l’amo ferrante nelle vicinanze della pinna anale del pesce vivo o dei tentacoli di un cefalopode, potremo far scorrere l’amo trainante fino alla bocca del pesce o alla fine della sacca del calamaro o della seppia, per effettuare un corretto innesco.