Gli Ambienti per la Pesca al Tocco

Quando si parla di Pesca al Tocco alla Trota in Torrente, subito balenano agli occhi dei fantastici paesaggi, sperduti nei boschi più reconditi, con acque cristalline, alberi che accarezzano l'acqua ed animali che si abbeverano. Indubbiamente lo spettacolo naturale che si presenta agli occhi di un pescatore di torrente è difficilmente imitabile.

Prima di presentare una categorizzazione di massima degli ambienti in cui è possibile pescare al tocco, è opportuno riportare due definizioni presenti nel Dizionario della Lingua Italiana Le Monnier:

  • Fiume: Corso d'acqua continuo, con portata più o meno costante;
  • Torrente: Corso d'acqua caratterizzato da estrema variabilità di deflusso, con alternanza di piene violente e di portate limitate o nulle.

Classificazione degli ambienti per la pesca al tocco

Le precedenti definizioni sono utili per comprendere che in realtà la pesca al tocco viene praticata non solo in torrenti, ma anche in fiumi. Però nel gergo dei pescatori al tocco, le definizioni precedenti vengono totalmente stravolte ed i corsi d'acqua dov'è possibile insidiare le trote con la tecnica del tocco vengono definiti come segue:

  • Torrente di montagna: fiume nei primi chilometri successivi alla sorgente, ove presenta forti pendenze, vegetazione generalmente molto fitta, rapide, cascate e buche profonde;
  • Torrente di fondovalle: fiume nelle tratte di fondovalle, ove la pendenza decresce ed il letto s'allarga, presentando, alternativamente, raschi, ghiareti, lame e piane;
  • Ruscello o Rio: corrisponde al corso d'acqua che il Dizionario Le Monnier indica come torrente e che generalmente costituisce un affluente dei fiumi, il quale, generalmente, va in secca nel periodo estivo;
  • Canale: corso d'acqua creato artificialmente dall'uomo e finalizzato principalmente all'irrigazione od alla navigazione. Spesso viene chiamato anche Roggia, qualora appaia di portata esigua e capti acqua da un corso d'acqua naturale oppure da una risorgiva.

I torrenti Italiani

Trattando i torrenti intesi nel gergo dei pescatori, è possibile suddividere i torrenti italiani in due categorie:

  • Torrenti ad elevata portata idrica: questi sono costituiti per lo più dai torrenti alpini, alimentati da ghiacciai perenni o nevicate abbondanti nel periodo invernale. Fanno eccezione alcuni torrenti appenninici come il Nera, l'Aniene ed il Tirino ad esempio, che, pur non sorgendo a quote elevatissime, presentano portate idriche assai rilevanti;
  • Torrenti ad esigua portata idrica: questi sono costituiti per lo più dai torrenti appenninici, alimentati da scarse nevicate invernali, che presentano portate idriche che calano velocemente coll'avvicinarsi dell'estate

A tal punto risulta evidente che, a seconda del corso d'acqua in cui si vorrà pescare, come si approfondirà in altri articoli della trattazione, è necessario ricorrere ad una tecnica piuttosto che ad un'altra. Anche le trote adescabili varieranno il base al corso d'acqua prescelto. Ciò che il pescatore dovrà sviluppare è il cosiddetto senso dell'acqua, ossia la capacità di comprendere immediatamente, in base all'ambiente di pesca, le tecniche e le esche migliori. Il senso dell'acqua è indubbiamente figlio dell'esperienza, che rimane sempre la Maestra principale di un pescatore, ma soprattutto di un uomo.

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