Pesca all'Aguglia

Aguglia

L’aguglia è un pesce di superficie gregario con abitudini pelagiche , ovvero predilige il largo con mare molto profondo. Ha un corpo allungato e circolare che può raggiungere anche i 90 cm di lunghezza, la cui caratteristica principale è il lungo becco.

La tecnica di pesca più congeniale per la cattura di questo rostrato è quella effettuata con la canna da bombarda: essendo l’aguglia un predatore, attacca tutto ciò che si muove e gli sembra una probabile preda.

A questo scopo bene si presta questa tecnica in quanto con il suo utilizzo, associato ad una buona azione della canna e ad un mulinello di dimensioni adeguate caricato con dell’ottimo monofilo, si possono raggiungere distanze notevoli.

Per la pesca alle aguglie vengono preferite le bombarde galleggianti o quelle con pochissima affondabilità, intorno a 1-2 gr. Il terminale per questa tecnica di pesca è molto semplice da preparare: la bombarda viene infilata scorrevole sulla madre che fuoriesce dalla bobina del mulinello, in genere del diametro dello 0,14-0,16 mm.

 
 

Subito dopo viene infilato un tubicino di gomma o silicone che ha la funzione di paracolpo tra la bombarda e la girella tripla, che viene legata all’estremità della madre lenza.

Alla girella viene annodato il finale costituito da uno spezzone di nylon dello 0,10-0,12 mm, meglio se in fluorocarbon, della lunghezza di 180-200 cm, e legato ad esso avremo un amo a gambo lungo del numero 12-14, in proporzione  alle dimensioni dei pesci.

Tra finale e girella è bene effettuare una treccina di circa 15 cm per ridurre al massimo la tensione dovuta alla differenza di peso che c ‘è tra bombarda e finale.

L’azione di pesca viene svolta lanciando una bombarda a lunga distanza e recuperando lentamente con il mulinello. La mangiata dell’aguglia è decisa, ed un’altrettanta pronta ferrata ne favorisce l’abboccata.

Come esche si possono utilizzare il saltarello o le camole del miele, se le aguglie sono presenti sulla posta di pesca, sono di buone dimensioni.

Questi pesce sono molto sensibili alla pasturazione, e un buon miscuglio costituito da sarde triturate in salamoia al 30% lanciato in acqua con una fionda può richiamare e mantenere in frenesia il  branco alla distanza voluta.

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