A Pesca di Tordi

Tordo

Alla famiglia dei labridi appartengono circa una ventina di specie di tordo, tutte ritrovabili in Mediterraneo e caratterizzate da colori sgargianti nelle livree.

Vanno ricercati partendo dalle primissime buche del sottoriva fino a diversi metri di ditanza: le canne utilizzate avranno quindi delle lunghezze comprese tra i 2 e i 10 metri. Le più indicate per questo tipo di pesca sono le teleregolabili, che possono coprire, con solo un paio di attrezzi, tutte le distanze richieste.

Le canne vengono corredate  con dei piccoli mulinelli caricati con nylon compreso tra lo 0,22 e lo 0,28 mm, e devono possedere una spiccata azione di punta, ma con vetta molto sensibile in quanto le tocche vengono avvistate direttamente su di essa.

 
 

Il terminale è il classico per la pesca di qualsiasi pesce di fondo, ovvero è costituito da uno spezzone di nylon dello spessore 0,16-0,20 mm legante due braccioli di circa 10 cm con amo a gambo lungo del numero 10-14. Il piombo centrale è fermato tra due pallini spaccati.

In alternativa si possono legare due braccioli a bandiera con piombo terminale , e questo si utilizza principalmente per la pesca dalla barca sotto costa. 

I piombi sono a forma sferica , o a pera, e potranno essere colorati con vernice bianca e rossa per attirare maggiormente le prede nelle vicinanze dell’esca: quella di maggior successo con i tordi sono i vermi di mare quali il saltarello, il mariddu e la tremolina, innescati interi oppure  a pezzi, in base alla misura degli ami utilizzati.

A seconda poi delle specie presenti  sulla posta, per ingannare gli esemplari più grossi, si possono innescare anche più vermi su uno stesso amo di dimensioni comprese tra l’8 e il 10.

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