Bibi: Come si Innesca

Bibi Innesco

Il bibi è un echinoderma che vive sui fondali marini ed è un’esca usata tantissimo per il grufolatori di buona taglia, in tutte le condizioni di mare.

La sua particolarità è quella di essere un’esca chiara, e quindi considerata molto valida quando la visibilità in acqua è scarsa; inoltre è un’esca ricca di liquidi, e  in condizioni di corrente marina sostenuta, può trasportare i liquidi lontano richiamando i pesci.

I bibi di grosse dimensioni sono le esche giuste per ricercare l’orata, mentre quelli piccoli, sono ottime esche per saraghi e mormore. Non piace alle murene, poco ai gronghi. Spesso in inverno anche la spigola finisce allamata a un bibi, nei pressi delle foci.

L’innesco può avvenire col classico ago da innesco: dopo averlo sommerso per qualche minuto in un secchiello pieno d’acqua per farlo ammorbidire, si fà passare il bibi dall’ago direttamente sull’amo, per questo si devono usare ami a curva larga per fare scivolare il verme lungo l’amo e parte del bracciolo.

 
 

La difficoltà maggiore è quella di non far perdere i liquidi all’esca. Per evitare lo scoppio infatti si può limare l’ago con una lima per metallo fino a formare un angolo di circa 30 gradi, simile ad un ago da siringa.

Con gli esemplari piccoli l’innesco intero viene spesso fatto su terminali a uno o più braccioli, ma sempre con ami nell’ordine dei numeri 2-4-6, e più raramente con 8. Con gli ami più piccoli si potranno prendere anche mormore e saraghi di piccola pezzatura, ma anche pagelli lanciando da spiagge che digradano in modo rapido.

Per gli inneschi di bibi intero di grosse dimensioni invece, si usano soprattutto montature a un solo bracciolo (short arm o long arm) ed ami nell’ordine di misura 4-2-1.

Un impiego specifico del bibi si ha nella pesca dell’orata sulla lunga distanza, impiegando un trave di tipo long arm con bracciolo extralungo

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