E’ un nodo molto versatile, che permette di unire grossi terminali con lenze piuttosto sottili. Può essere utilizzato sia con monofili di nylon che con nylon e lenza intrecciata.
Come si realizza: si raddoppia il filo più spesso per almeno 10 cm, poi lo si affianca all’altro a circa 20 cm dall’estremità facendo in modo che il filo più sottile venga a trovarsi in mezzo ai due grandi.
Tenendo i tre fili in posizione, si prende il capo libero del filo sottile e lo si avvolge, con delle spire a scendere, attorno ai tre fili affiancati. Man mano che si scende, si tengono ferme le spire in modo che rimangano parallele. Si procede realizzando da un minimo di 12 a un massimo di 20 avvolgimenti.
Si prende poi il capo libero e lo si fa passare all’interno dell’asola formata dal filo più grande, portandolo ad affiancarsi al rispettivo corpo di lenza.
Dopo aver lubrificato mantenendo le spire in posizione, queste si fanno scorrere fino a circa 3 mm alla fine dell’asola. Si tira il capo libero della lenza sottile cominciando a far stringere le spire in prossimità dell’asola in modo che la superino.
Poi si tira il corpo della lenza sottile facendo scendere anche le spire alte e si tira alternativamente il capo libero ed il corpo di lenza fin che tutte le spire non si siano ben strette.