Pesca con la Bolognese in Mare nei Primi Giorni d'Autunno

Pesca da Terra 6

“L'autunno ti fa sonnolento,

la luce del giorno è un momento

che irrompe e veloce è svanita:

metafora lucida di quello che è la nostra vita...”

(Francesco Guccini)

La melodia del cantautore emiliano mi accompagna durante questo viaggio di ritorno. La mente è sempre lì, sulla banchina e cerca di fare il riassunto di questa giornata di pesca dal sapore salato giungendo alla conclusione che prendere qualche pesce da terra con la bolognese non è mai cosa facile.

Fortunatamente siamo in ottobre, le porte dell’autunno sono aperte ed anche le giornate in cui i pesci entrano in attività saranno sempre più numerose anche se non sarà mai facile fare sempre qualche bella cattura.

L’acqua non è troppo fredda, quindi in giro ci sono ancora molte specie ittiche tipiche del periodo estivo. Le orate per esempio che durante la stagione calda ci hanno accompagnato facendoci provare emozioni uniche sia con la bolo che con le tecniche di fondo, quest’ultime molto più praticate perché sicuramente assai più produttive della prima citata.

Poi anche i saraghi, soprattutto se peschiamo su fondale misto saranno protagonisti durante le ore notturne e poi… c’è “Lei”, bella, maledetta, ma ancora poco disposta ad abboccare alle nostre esche salvo particolari condizioni di mare. Croce e delizia dei pescatori da terra, la spigola sicuramente sarà più protagonista nella stagione fredda, quando anche la strategia di pesca sarà orientata su esche tipiche del periodo, gamberi, coreani e tremoline.

Pesca da Terra 1

In questa occasione parleremo di bolognese, bigattino e lenze ultralight per orate e saraghi.

Lo spot

La pesca dalle banchine basse con la bolognese oltre ad essere molto divertente è anche assai tecnica nel senso che dobbiamo riuscire a presentare ai pesci un’esca che scende verso il fondo in maniera naturale.

Pescando all’interno dei porticcioli, di solito, l’acqua è anche semiferma, possiamo avere qualche sensibile movimento di quest’ultima quando inizia a farsi sentire la marea montante, ma niente di che.

Diventa prioritario quindi andare verso una strategia ultralight se vogliamo vedere qualche abboccata. Prendiamo come esempio una banchina caratterizzata da circa quattro metri di profondità, acqua abbastanza limpida e, come abbiamo accennato prima, ferma!

Pesca da Terra 5

La strategia

Pescheremo sotto la punta della sette metri o poco fuori, galleggiante a goccia rovesciata per contrastare un minimo moto ondoso che è sempre presente quando si pesca in prossimità del mare, oppure, per avere sempre una buona stabilità del segnalatore quando si alza la brezza tipica delle giornate autunnali.

La bolognese, ad azione progressiva si sposerà con un mulinello di taglia 2500 caricato con dello 0.14, terminale dello 0.11 in fluorocarbon e, per finire un amo del n. 18 innescato con due bigattini.

Pastureremo a fionda poche manciate di larve, ma continue dovremo creare una sorta di pioggia di bigattini che scende a colonna sotto il galleggiante, un richiamo continuo che, secondo le ultime esperienze incuriosisce soprattutto gli sparidi e qualche spigola nelle ore di poca luce.

L’unico “neo” se così si può chiamare è che adottando questo tipo di strategia si rischia di fiondare troppe larve con ritmi sbagliati e staccare il pesce dal fondo.

Le larve dovranno essere lanciate ad intervalli di circa cinque minuti, per dare il tempo di far raggiungere il fondo a quelle lanciate in precedenza.

Pesca da Terra 2

La piombatura

Impiegheremo galleggianti di grammatura variabile a seconda delle condizioni del vento. In giornate di calma piatta staremo in pesca senza problemi anche con galleggianti di 0.75 grammi mentre, in condizioni di vento laterale o frontale, andremo verso il grammo anche 1.25 grammi.

La piombatura dovrà essere distribuita su almeno due metri di lenza in modo da avere una caduta molto morbida dell’esca verso il fondo. A questo punto saremo quasi costretti a preparare due canne ben diverse tra loro in fatto di geometria della piombatura, una adatta a condizioni di assenza o quasi di vento, l’altra per contrastare questo fenomeno vero nemico dei pescatori con la bolognese.

Se avete una sola bolognese, guardate bene la situazione e poi fate la canna direttamente sullo spot che, secondo la mia esperienza è la cosa migliore da fare.

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In assenza di vento o quasi…

Un galleggiante a goccia rovesciata inserito sulla lenza madre dello 0.14 terminale dello 0.10 in fluorocarbon, amo del n.18. Schiacceremo a partire dal nodo (in questo caso un doppio cappio) che collega lenza madre a terminale un pallino del n.8 e ad una distanza di 20 cm un altro e così via fino a tarare il galleggiante.

Avremo una lunga piombatura molto morbida che farà scendere lentamente l’esca verso il fondo. Il terminale sarà lungo 50 cm.

In presenza di vento o lieve moto ondoso

In questo caso dovremo avere bisogno di un bulk che ci aiuti a lanciare e ci permetta di stendere la lenza senza fare parrucche. Impiegheremo un galleggiante di grammi 1 o 1.25.

Rimane tutto invariato per quanto riguarda lenza madre, terminale ed amo (vedi paragrafo precedente in assenza di vento o quasi…ndr) cambia la disposizione e la dimensione dei piombi utilizzati per zavorrare il segnalatore.

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Si parte con un pallino del n.13 e si finisce con un pallino del n.8. La lenza deve finire con un bulk di almeno quattro pallini. Siamo di fronte ad una piombatura che decresce verso l’alto.

Misurare bene il fondo

E’ una delle operazioni più importanti in assoluto della sessione di pesca. E lo diventa ancora di più se si pesca con i bigattini in acqua ferma o lenta. Partiremo a radere il fondo con l’esca.

In questa tipologia di spot talvolta è vincente il sistema “tocca non tocca” poiché la morfologia del fondale non è mai omogenea sia che questo sia costituito da sabbia o ciottolo o misto.

In questo modo, l’esca balzerà in prossimità del fondo toccandolo a momenti, proprio come farebbe una manciata di bigattini. In questo caso dovremo misurare il fondo in più punti e cercare di fare una media, in questo modo otterremo quanto detto sopra.

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