Pesca di Inizio Autunno: Traina Costiera e Uso degli Artificiali

Traina Costiera

La traina costiera è una tecnica molto diffusa, ed il periodo migliore per praticarla è tra settembre e ottobre, poiché è la stagione in cui molti pesci compiono migrazioni.

L’Azione di pesca consiste nel filare le lenze, in numero variabile da 2 a 4, dietro l’imbarcazione e trainarle con andamento lineare oppure in maniera alterna, entrando e uscendo dalle insenature presenti nel tratto di costa interessato.

In questo tipo di traina è importante notare la presenza dei gabbiani, che indica spesso l’esistenza di pesce in superficie, perché spinto a galla dai predatori. In questi casi è opportuno trainare nelle vicinanze e non all’interno della “danza”, per non spaventare le prede.

La distanza dalla costa è un elemento che varia in ogni battuta di pesca, a seconda delle circostanze climatiche, del livello della marea e della direzione del vento. Resta il fatto che le ore migliori sono quelle della prima mattina, fino a 3-4 ore dopo l’alba, e quelle del tramonto.

Nota anche con il nome di “piccola traina” a causa della piccola taglia delle prede più comuni, si consiglia per questo tipo di pesca, un’attrezzatura leggera, canne da 20 lb, mulinelli rotanti o a bobina fissa abbastanza robusti. E’ preferibile usare terminali in fluorocarbon dello 0,45-0,50.

Le esche utilizzabili in questa tecnica sono diverse e si adattano alle differenti prede. Vediamole nel dettaglio:

Piume semplici

Sono tra le esche più utilizzate, e hanno la caratteristica di imitare in acqua dei piccoli pesci che scappano.

Trovando un largo impiego nella traina costiera, soprattutto in questo periodo dell’anno, in cui si avvicinano alla costa i pelagici che le gradiscono parecchio. Sono ottime per l’insediamento delle occhiate, le aguglie, i sugarelli e gli sgombri.

La piuma deve essere montata con ami stagnanti di misura variabile tra il 16 e il 10, la montatura deve essere leggera, e la lunghezza del terminale può variare a seconda del pesce che si sta insidiando.

 
 

Cucchiaini 

sono caratterizzati da un movimento non lineare e ondulante che imita un pesciolino in difficoltà.

Ottimi per insidiare spigole, occhiate, sgombri, aguglie ricciole di piccola taglia, si consiglia di usarli sempre con un piombo montato o in linea con l’artificiale oppure “guardiano” in caso di pesca in acqua profonde.

Il ruolo della zavorra è quello di avvisare il pescatore che ci si sta imbattendo in un fondale basso e che l’ondulante potrebbe rimanere agganciato.

Minnows

sono artificiali che riproducono il movimento di un pesce esca, caratterizzati da un nuoto oscillante e vibratorio.

Importante è che sia anch’esso zavorrato con un piombo ad una decina di metri dall’artificiale.

Si adotta la stessa montatura dei cucchiaini, utilizzando piombi più leggeri, in modo da non alterare il movimento ondeggiante dell’artificiale.

Per quanto riguarda i modelli e le colorazioni, converrà usare artificiali che meglio richiamano la mangianza del luogo.

Un altro elemento importante nella tecnica costiera è il numero di lenze utilizzato: trainare con 2 lenze è sicuramente più pratico e funzionale e si evitano fastidiosi episodi di incaglio, mentre l’uso di 4 lenze può risultare più complicato.

In questo caso è fondamentale che le lenze in acqua siano di diversa lunghezza e piombate con pesi diversi in modo da non ingarbugliarsi nelle virate o nel caso ci siano ferrate simultanee.

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