Pescare in Mare: i Terminali da Bolentino

Bolentino

Il bolentino si suddivide in numerose branche che prevedono il bolentino costiero, quello medio, alto e altissimo fondale; tra queste poi ci sono altre alternative come il bolentino ancorato e quello scarroccio, per poi variare ancora a seconda del tipo di fondale sul quale andremo a pescare.

In base a tutto ciò e naturalmente alla preda che andremo ad insidiare, cambierà anche il tipo di terminale , come diametro del filo, dimensione degli ami, piombatura e numero degli ami. Vediamo bene i dettagli.

Quando usare un solo amo: Il singolo amo, e quindi anche il singolo bracciolo, si usa solitamente per pesci sospettosi , e quindi lasceremo l’esca il più naturale possibile arrivando a costruire lo spezzone dove viene legato l’amo, anche di oltre 4 metri. Il finale viene applicato alla madre direttamente sulla girella con moschettone.

Quando usare 2 ami: La lenza a 2 ami è solitamente impiegata per i pesci medio grandi, e su fondali che difficilmente superano i 40 m.

Oltre ad offrire alla preda una doppia alternativa di esca , allo stesso tempo ci da la possibilità di giostrare bene la lunghezza dei braccioli.

Per non rischiare che si ingarbuglino tra di loro, dovremo mantenerci su una misura limitata ai 150/180 cm di lunghezza per ogni singolo bracciolo.

 
 

Nella costruzione della lenza a 2 ami, ricordiamoci sempre che:
– la distanza tra l’asola di collegamento del terminale alla lenza madre e l’attacco del primo bracciolo, dovrà essere sempre superiore alla lunghezza del bracciolo stesso di almeno 20 cm;
– la distanza tra gli attacchi dei due braccioli dovrà essere sempre superiore di almeno 20 cm della lunghezza del bracciolo stesso.

Quando usare 3 ami? È la lenza classica da bolentino, quella con 3 ami e 3 braccioli. Questi possono essere posti tutti e tre sopra al piombo (lenza classica da scoglio e posidonia), tutti e tre sotto al piombo (lenza classica da scarroccio con antitangle su fondali sabbiosi), o due sopra ed uno sotto al piombo (classica con amo pescatore).

La lenza con 3 braccioli è spesso definita tutto fare perché cattura dal pescetto di fondo alle tanute ed alle orate: può essere impiegata a qualsiasi profondità , aumentando la lunghezza dei braccioli a seconda delle esigenze.

Se il terminale con un solo bracciolo prevede poca manualità, ciò non si può dire per quelli a 2 o a 3 braccioli. Questi infatti devono essere collegati ad una lenza madre per mezzo di particolari snodi che permettono al bracciolo di girare sulla madre e su se stesso a 360°.

Lo snodo ha lo scopo di scaricare le torsioni che il bracciolo prende sia in discesa che in risalita dal fondo. Può essere rappresentato o da una comune girella a barilotto, o da perline a 4 fori sia in asse che fuori asse: due sono riservati alla madre e due al bracciolo.

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