Nella pesca a surfcasting la differenza tra la luce del giorno e l’oscurità dei minuti immediatamente successivi al tramonto determina in modo cruciale l’andamento della sessione di pesca.
Il mondo marino, infatti, cambia radicalmente e così anche l’attività dei pesci. Alcuni si rivelano essere più presenti in determinati momenti della giornata, altri entrano in pesca con l’arrivo delle prime ore della serata.
Questo è quanto accade ai protagonisti della giornata odierna che si cimentano in una sessione di pesca a surfcasting sulla bellissima spiaggia di Antibes, in Costa Azzurra. Lo spot di pesca, scelto non solo per il suo indiscutibile fascino ma anche per la presenza di molti pesci di varia taglia, attrae ogni giorno non solo turisti ma anche moltissimi pescatori, come gli esperti del marchio Tubertini.
Molti sono i prodotti messi in pesca dai protagonisti, come la nuova R18. Questa canna in tre pezzi è un attrezzo di ultimissima generazione caratterizzato da un’estrema leggerezza che ne facilita i lanci a grande distanza e nessun affaticamento nella fase di recupero del pesce. L’anellatura di questa canna è il top di gamma Fuji e gli innesti sono in carbonio rinforzato. Una canna che non può assolutamente mancare soprattutto nell’attrezzatura dei veri appassionati di surfcasting.
L’obiettivo principale della giornata è la cattura di pesci di taglia, quali orate e spigole, eppure ciò si rivela più complicato del previsto.
Le luci del giorno, infatti, premiano la presenza di pesci molto piccoli che si avvicinano alla riva attratti dalle esche proposte, in questo caso specifico arenicola e americano, entrambi vermi ideali per la cattura di pesci di taglia.
I pagelli si susseguono uno dopo l’altro, catturati a circa 80 metri di distanza dalla riva e tra le alghe presenti in grande quantità in acqua. La cattura di questi piccoli pesci sconforta i protagonisti del video che attendono solo il calare della sera e quindi il cambio di luce per poter testare la loro attrezzatura su pesci di taglia maggiore, sperando di incontrarne qualcuno.
Poco dopo il calare della sera, come previsto, qualche mangiata più importante si fa sentire sulle cime delle canne messe in pesca, tra le quali anche la Spettralia. Pochi minuti dopo sulla riva compare una bellissima mormora che viene mostrata con orgoglio dagli esperti, segno che i pesci tanto desiderati dal team Tubertini stanno finalmente entrando nell’area di pesca.
L’attrezzatura, tra cui anche il mulinello Karma e la canna Delain sempre di casa Tubertini, viene messa a dura prova da quello che poco dopo si rivela essere un momento di frenesia dei pesci. La successiva ora, infatti, non lascia ai protagonisti un attimo libero, in quanto le mangiate sono molteplici e a riva vengono portate molte mormore, alcune di taglia maggiore, altre più piccole, e allo stesso tempo anche diverse coppiole di mormore e pagelli; questi ultimi infatti non si sono arresi nonostante il calare della luce e continuano a mangiare sulle esche proposte, seppure si tratti di pagelli di taglia decisamente maggiore rispetto a quelli delle ore precedenti.
La sessione di pesca si conclude con la cattura di un’ultima mormora che non risparmia un breve ma intenso combattimento prima di cedere.
Ancora una volta la pesca si rivela essere non solo un’attività piacevole da svolgere all’aperto ma anche uno studio delle correnti marine, dell’orario e della luce che garantiscono catture più importanti.
