Bait Dropper: Scopriamo cos'è e Come Utilizzarlo al Meglio

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Il Bait Dropper è un accessorio che trova largo impiego nella pesca in acque interne soprattutto in corrente ed in tutte quelle postazioni difficili da pasturare con metodi tradizionali.

Ancora una volta un accessorio nato per la pesca in acque interne trova spazio anche in acqua salsa con risultati più che buoni soprattutto per la pesca alle orate ed ai saraghi nelle profondità elevate o dove persistono correnti importanti e quindi, lo spot diventa difficile da pasturare con la giusta continuità e precisione.

Ci stiamo riferendo a tutte quelle vene di corrente presenti in più fasce d'acqua che impediscono al pescatore di effettuare una corretta pasturazione soprattutto con esche leggere come bigattini e pellet di piccolo diametro.

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Molte volte abbiamo agito, pescando a bolognese, su fondali importanti ed abbiamo avuto, appunto, difficoltà nella pasturazione.

Occorre quindi un accessorio, il bait dropper, che ci permette di raggiungere la profondità voluta per “scaricare” la pastura composta appunto, da pellet in piccoli grani e da bigattini.

Gli allevamenti intensivi sopratutto di orate e spigole hanno portato questi pesci a cibarsi, anche in cattività, di pellet in grani simili a quelli che vengono impiegati negli allevamenti.

Il pellet è un'esca molto leggera e quindi facilmente trasportabile dalla corrente che, se persiste in direzione ordinaria e contraria... può rovinarci la battuta di pesca.

Il Bait Dropper, però, può essere impiegato con successo anche in acque interne per lo più in fiumi caratterizzati da correnti importanti ed a carattere torrentizio.

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Con questo accessorio possiamo essere certi di realizzare una pasturazione preventiva con un margine di errore veramente molto vicino allo zero.

Viene utilizzato quando si pescano barbi e cavedani, appunto, in ambienti difficili da leggere dal punto di vista della pasturazione.

Origini e caratteristiche

Il Bait Dropper è un accessorio comune nel Regno Unito, ma poco conosciuto in Italia.

Si tratta di un pasturatore che invece di essere applicato alla lenza, salvo rari casi, viene montato su una canna a sé stante ed impiegato per pasturare lo spot prima di iniziare a pescare e ogni qual volta decidiamo di fare una pasturazione piuttosto pesante.

Il Bait Dropper può essere in metallo (adatto quindi alle acque profonde e morfologia regolare) oppure in plastica (ottimo per le acque basse e fondali ciottolosi con ostacoli).

La particolarità del Bait Dropper è quella di essere dotato di una zavorra che impattando con il fondale, funge da dispositivo di sgancio del coperchio, rendendo così possibile il rilascio del contenuto.

 
 

L'utilizzo in acqua salsa

Ci sono situazioni difficili da affrontare anche per il pescatore più esperto. Condizioni di corrente particolari, spesso persistenti che impediscono una corretta pasturazione anche al più navigato dei pescatori.

Basti pensare alle foci, soprattutto a quelle di grande portata dove i movimenti di marea sono spesso importanti sia nella fase di salita che di scesa.

Una situazione del genere la possiamo affrontare con il Bait Dropper perché, sicuramente ci permetterà di pasturare bene quella porzione di corso d'acqua dove andremo ad agire in passata o in trattenuta con la bolognese.

Ovviamente, dobbiamo essere contenuti nel lancio ripetitivo di questo accessorio che, comunque ha un impatto importante con l'ambiente acquatico soprattutto dal punto di vista del rumore.

Quindi, quando siamo di fronte a spot dove il rumore deve essere ridotto al minimo meglio calibrare bene le tempistiche di lancio e del conseguente scarico di pastura.

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Come si usa

Tutto ciò che proviene da Oltremanica che riguarda la pesca è semplicissimo da utilizzare. Gli inglesi sono essenziali e lo hanno dimostrato più volte in acque interne ed in mare.

Una volta aperto il Bait Dropper, nel caso specifico va bene uno di quelli di dimensioni contenute, lo si carica con quello che vogliamo: bigattini, pellet, sfarinati... lo richiudiamo e andremo a fissare l'amo sul bottone in sughero.

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In questo modo possiamo lanciarlo, accompagnando il tutto, alla distanza desiderata.

Di solito, pescando a bolognese agiremo sotto la punta della canna o poco fuori.

Il Bait Dropper, una volta raggiunto il fondo si aprirà a contatto con questo scaricando il contenuto.

Possiamo ripetere l'operazione più volte anche durante la sessione di pesca in modo da tenere sempre alimentata la zona.

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Ottimo sulle orate e saraghi

Rimanendo in ambito di acqua salsa, puntiamo il mirino su due specie ittiche assai ricercate dai pescatori da riva: Orate e Saraghi.

Questi due pesci condividono spesso il proprio habitat, ma con abitudini diverse. Il sarago tende più a starsene nella propria tana aspettando il momento più propizio per entrare in attività, momento fatto di condizioni di mare formato, poca luce e bassa pressione.

L'orata, invece si muove molto di più, possiamo asserire che giornalmente, quando è in attività fa dei veri e propri giri, quindi, oltre a capire le sue abitudini dobbiamo fargli trovare del cibo lungo il suo percorso!

In questo modo oltre ad essere molto precisi nella pasturazione non la disperderemo affatto, quindi, le orate quando passeranno troveranno il cibo.

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