Le aree portuali rappresentano un altro punto di riferimento, ma vediamo dove e quando è probabile incontrare un grosso esemplare.
E' preferibile pescare in aree portuali non troppo piccole e con un buon fondale, l'inverno è un buon periodo per insidiare il big Barra, nelle altre stagioni le catture non mancheranno ma la taglia media si abbasserà notevolmente.
Nei porti in inverno il pesce foraggio non manca e i barracuda sono soliti fare di queste zone il loro territorio di caccia.
Anche qui dobbiamo porci delle domande, dove è più probabile incontrarli? All'interno del porto, sull'imbocco, sulla scogliera esterna o in qualche diramazione all'interno? Cerchiamo dunque di capire i loro "movimenti".
E' ragionevole pensare che nelle ore diurne i barracuda non stazionino in queste zone, fatta eccezione per i porti con batimetriche importanti, si avvicinano col calar del sole, per poi entrare e trascorrere la nottata all'interno intervallando momenti di caccia a fasi di apatia totale.
Sarà quindi meglio impostare la nostra battuta di pesca in questo modo; aspetteremo il tramonto nella parte esterna della scogliera cercando di attenderli, poi pian piano ci sposteremo all'imboccatura e li pescheremo fino al primo buio, poi ci inoltreremo all'interno cercando di scovarli qua e là fra i pontili e i moli, cercheremo quindi di precederli e di farci trovare al posto giusto nel momento giusto.
Spesso capita di vederli lì, immobili sotto la superficie dell'acqua illuminati da qualche luce del porto, in queste situazioni è molto difficile catturarli, al passaggio delle nostre esche la loro reazione è completamente nulla, anzi si infastidiscono allontanandosi al loro passaggio.
In un caso del genere non conviene lanciarci "sopra" rischiando di addirittura spaventarli ottenendo così l’effetto contrario, difatti gli strike avvengono solitamente quando i barracuda non si vedono, invece quando come descritto sopra riusciamo ad osservarli chiaramente sarà quasi impossibile indurli all’attacco del nostro artificiale.
Le luci e le ombre
Quando ormai la luce naturale è finita ed è il buio a comandare, entrano in gioco le luci e le ombre, nelle aree portuali ci sono molte zone illuminate che spesso creano in acqua dei veri e propri "tagli", delle variazioni brusche fra la luce ed il buio, questo è un altro punto d'interesse.
Immaginiamo un barracuda che staziona in una zona illuminata, sarà ben visibile agli occhi delle prede e difficilmente quest’ultime non percepiranno il pericolo, si terranno a distanza fuori dalla portata dell'attacco del predator.
Immaginiamolo invece nel buio e vicino al taglio di luce, così sarà meno visibile e potrà inoltre volgere il suo sguardo su di una zona illuminata, situazione assai migliore della precedente, difatti l'esperienza ci insegna che spesso i pesci si incannano quando non si vedono.
In queste zone vale la pena spendere un po’ del nostro tempo... facendo attenzione però che se è vero che queste variazioni di luce possono giocare a nostro favore è altrettanto vero che ci possono svantaggiare rendendoci ben visibili.
Spesso i barracuda inseguono il nostro artificiale fino sotto alla banchina per poi rifiutarlo, questo è sicuramente un comportamento tipico e molto frequente, ma siamo davvero certi che non avrebbe attaccato se avessimo fatto bene caso a dove finiva la nostra ombra?
Per forza di cose la fine di un recupero con relativo inseguimento finisce per costituire un asse visivo fra noi e la preda e viceversa quindi se abbiamo una luce alle spalle dobbiamo fare attenzione... magari cercando di abbassarci ed avvicinarci a qualche angolo o ad un qualcosa che crea già un'ombra in acqua, insomma cercheremo di non essere visibili alle nostre prede.
Spendiamo ora due parole sulla regolamentazione delle pratiche alieutiche all’interno delle aree portuali. Ad oggi su tutto il territorio Italiano la pesca all’interno delle aree portuali è vietata e spesso il divieto si estende anche alle relative zone limitrofe.
Detto ciò bisogna informarsi bene prima di organizzare una battuta di pesca all’interno di queste zone, a volte è tollerata da parte delle autorità competenti, o addirittura concessa. Purtroppo le brutte esperienze da parte dei pescatori sportivi, non sono mancate, le conseguenze e le contravvenzioni possono arrivare ad essere molto pesanti, quindi consiglio di informarsi a dovere prima di organizzare battute di pesca nelle suddette zone.
Colorazioni degli artificiali
Quale colorazione si deve utilizzare per insidiare il Barracuda?
Cerchiamo di rispondere a questa difficile domanda, in realtà non esiste una colorazione più efficace delle altre, bisogna anche qui fare un ragionamento e scegliere il colore del lures in base alle condizioni di trasparenza dell’acqua e dal grado di luce presente al momento.
Quindi facciamo qualche esempio pratico: ipotizziamo di trovarci in scogliera prima del tramonto, quindi in presenza di luce, con un mare pulito e trasparente, in questo caso sarà opportuno utilizzare una colorazione naturale, mentre quando sopraggiunge il calar del sole e l’intensità della luce viene meno, potremmo iniziare ad utilizzare colorazioni più innaturali e maggiormente evidenti, fino ad arrivare al bianco ed al giallo fluo quando la luce è totalmente assente.
In sostanza il ragionamento si basa su di un concetto semplice, più c’è visibilità, più sarà logico utilizzare una colorazione che desta meno sospetti, più si va incontro ad una scarsa visibilità, più si potranno utilizzare colorazioni sgargianti e visibili.