Come Pescare Carpe e Carassi a Feeder con Bigattini e Mix di Pasture

Carpe e Carassi a Feeder 1

La sessione di pesca odierna si svolge in cava in inverno in una giornata particolarmente soleggiata che invoglia il protagonista del video, un esperto del team Maver, a testare il più possibile l’attrezzatura che sta mettendo in pesca.

Lo spot, un lago vicino Bologna, più precisamente a Bentivoglio, è notoriamente ricco di carpe e carassi, prede ideali per una giornata dalle condizioni climatiche perfette.

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Il protagonista non esita a spiegarci l’innesco con il quale vuole adescare i pesci di questo fantastico lago. La scelta dell’esca ricade sul bigattino rosso morto, che si rivela ideale soprattutto per la sua minore densità. Questa caratteristica, infatti, è perfetta per la cattura dei carassi, spesso svogliati e non attratti da esche troppo dure.

Bigattini misti vivi, lombrichi veronesi da tagliare, bigattini rossi e arancioni morti insaporiti con del touche in polvere, pastura rossa a base di krill completano le esche presenti all’interno delle magic box per poter cambiare rapidamente il tipo di pasturazione proposta.

Carpe e Carassi a Feeder 4

Infatti la sessione di pesca si svolge, a seconda della presenza dei pesci più vicini o meno rispetto all’area di pesca, anche con la presenza di pasturatori distance da 20 grammi caricati con un mix di pastura Fish Dream Feeder Breme e Winter Crush arricchita con qualche bigattino rosso morto insaporito con del touche, un additivo dall’aroma dolce.

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La canna messa in pesca dal protagonista è la Signature Pro, che può essere utilizzata con ami e fili molto sottili e che vanta un’estetica molto elegante ma sobria al tempo stesso, permette una distanza di pesca in questo caso di 40 metri. Il cage abbinato alla canna e l’amo utilizzato portano al guadino il primo pesce della giornata, come immaginato inizialmente si tratta di un carassio di taglia da gara.

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La sessione continua immediatamente, in quanto i pesci sembrano essersi avvicinati all’area di pesca e l’esperto non esita a dispensare un importante consiglio riguardante l’azione di lancio. Quest’ultimo, infatti, deve essere il più naturale possibile per essere preciso. I lanci troppo potenti tendono ad essere meno precisi e quindi quasi inutili. Diminuire il filo nel mulinello e il peso del pasturatore possono aiutare, in quanto meno sforzo in fase di lancio, soprattutto nel periodo invernale, può assicurare un’azione precisa e vincente.

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Un altro pesce si lascia attirare dall’esca proposta e la canna risponde perfettamente alla mangiata del pesce, consentendo di catturare un carassio di taglia decisamente maggiore rispetto al precedente.

Il terminale utilizzato per la giornata è l’indispensabile SLR Fluorocarbon abbinato all’amo Katana 1225 con occhiello, un amo leggero e a filo molto sottile disponibile fino alla misura del 24. Un amo ideale per la pesca a feeder ma che può essere utilizzato anche per la pesca all’inglese.

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Pochi minuti dopo la presentazione dell’attrezzatura messa in pesca, quest’ultima viene messa a dura prova da un pesce di grossa mole che non ha resistito, avvicinandosi all’area di pesca. Nonostante tutto, l’inverno sembra influire anche sul pesce adescato, che non combatte eccessivamente e si lascia catturare pochi minuti dopo.

Una bellissima carpa, estremamente sana, viene portata al guadino e conclude la giornata di pesca ricca di emozioni e di catture a feeder invernale.

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