Come Pescare in Lago con Particolari Condizioni Climatiche

Trota Lago 1

La scelta dello spot è fondamentale, sicuramente la regola “numero uno” da seguire quando le alte temperature esterne riducono di molto l’ossigeno presente in acqua, soprattutto negli strati superficiali.

Per tale motivo dovremo assolutamente spostare la nostra attenzione su laghi medio grandi e con profondità che vanno anche ben oltre i 10 m.

Questo perché in un periodo in cui le trote hanno bisogno di una grande quantità di ossigeno, il loro habitat ideale si trova esclusivamente a grandi profondità, dove le basse temperature dell’acqua agevolano sia la sua presenza che di conseguenza la vita dei pesci.

Una volta trovato un lago con queste caratteristiche (10/15 metri è l’ideale, soprattutto se dotato di acqua corrente in entrata) ci dovremo attrezzare in maniera specifica per la pesca.

L’Attrezzatura

La profondità di pesca condizionerà decisamente la scelta dell’attrezzatura e per forza di cose ci dovremo munire di piombi specifici lasciando a casa i tanto amati piombini da velocità, i vetrini, ogni sorta di galleggiante o penna e tutte le zavorre che normalmente utilizzeremmo nelle giornate fredde e che servono per pescare negli strati d’acqua superficiali.

La nostra scelta sarà quindi diretta verso piombi con astine, razzetti, bugiardini, o comunque bombarde con una alta affondabilità e con grammature che andranno dagli otto ai venti grammi. Bombarde più pesanti non penso possano servire più di tanto, salvo che in qualche sporadico caso.

Questo perché con le trote che stazionano nei pressi del fondo, tra gli 8 e i 12/15 metri, anche se i nostri lanci saranno ripetuti per tutta la sessione di pesca, avvertiranno comunque poco disturbo e di conseguenza non si allontaneranno più di tanto come nel caso della pesca a galla.

Trota Lago 4

Come finali useremo spezzoni di filo che andranno dai 120/150 cm in su e dello 0,16 – 0,18, con ami nelle misure del n°6 – 10 (la profondità e la scarsa luce presente inibisce di molto la possibilità del pesce di scorgere il finale, per tale ragione difficilmente utilizzeremo, anche a fine pescata, finali del 0,10 o del 0,12).

Come esca il classico innesco doppio della camola sarà come sempre vincente, ma anche camole colorate utilizzate singole o caimani bianchi saranno decisamente catturanti.

Per quanto riguarda le canne da pesca sceglieremo quelle con azioni che siano in grado di lanciare dagli 8 ai 20 grammi e soprattutto dotate di una certa rigidità di fusto e vetta molto nervosa.

Questo perché pescando ad esempio con un “bugiardino” da 15-20 grammi e magari a 15 metri di profondità, se utilizzassimo una canna molto morbida ci troveremmo male sia durante l’azione di recupero del piombo, sia durante la ferrata che non dovrà essere per nulla delicata.

 
 

L’Azione di Pesca

L’azione di pesca dovrà essere effettuata come segue: lanciamo il bugiardino o razzetto o bombarda di profondità che sia secondo la scelta e iniziamo a contare i secondi di discesa, le prime volte meglio se ci portiamo un orologio, saremo più precisi nell’azione.

Trota Lago 3

Contati, ad esempio, 8 secondi, partiamo con il recupero del nostro piombo. L’azione va effettuata principalmente a saltelli per stimolare la trota, ma anche la battuta bella potente non di rado dà i suoi ottimi risultati.

Terminata la prima strisciata, se abbiamo catturato un pesce non faremo altro che innescare di nuovo e rilanciare contando gli stessi secondi del lancio precedente, se non avremo avvertito nessuna tocca conteremo fino a 10 secondi, successivamente fino a 14 secondi e così via fino a quando non avremo individuato la profondità esatta dove staziona il branco.

Una volta capita l’altezza giusta sarà fondamentale ripetere lo stesso lancio e lo stesso conteggio per l’affondata fintanto che sentiremo tocche, segno che ancora le trote stazionano su quella linea d’acqua. Terminate le tocche a quella profondità ripartiremo col sondare altri strati d’acqua e quindi variando ancora il nostro conteggio.

Trota Lago 2

Le prime volte questa tecnica potrà sembrare un po’ difficile da apprendere, soprattutto per chi non è abituato a pescare in laghi profondi, ma poi vedrete che le catture non mancheranno di certo; e in più, oltre al divertimento e alle numerose catture, invece di tornare a casa bianchi e infreddoliti come accade in inverno, potrete vantare una bella abbronzatura che non guasta mai.

Segreti

Razzetti, bombarde di profondità e bugiardini, sebbene tutti attrezzi che puntano il fondo, hanno azioni di pesca notevolmente diverse l’uno dall’altro.

Trota Lago 5

Cambiando tipo di zavorra è quindi necessario sondare nuovamente gli strati in cui abbiamo pescato precedentemente con altri attrezzi, potrebbero ancora esserci pesci disposti a mangiare su esche manovrate in maniera diversa.

Utilizzare un orologio, le prime volte, imprimerà nella nostra mente il giusto ritmo con cui contare i secondi, importantissimo per effettuare un’azione di pesca precisa e sempre alla medesima altezza.

Terminate le trote ad una determinata altezza è fondamentale provare nuovamente anche su profondità minori, non è detto che i branchi si spostino sempre verso il fondo.

Un ultimo consiglio, durante il primo lancio lasciamo cadere la zavorra fino al fondo del lago e contiamo quanti secondi sono necessari per farla scendere fino a terra. Nei lanci successivi, tramite la differenza in secondi, sapremo, all’incirca, anche a che distanza dal fondo stiamo effettivamente pescando.

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