Come Scegliere ed Utilizzare al Meglio il Galleggiante Piombato in Mare e in Foce

galleggiante piombato 0

L'uso del galleggiante piombato, specialmente in acqua salsa, trova in molti spot risposte positive anche se, purtroppo, ancora poco utilizzato...

Quando abbiamo l'esigenza di pescare a distanza, ma con poco piombo sulla lenza su un filo di corrente molto lenta, oppure in spot caratterizzati da poca profondità, ambienti particolari dove sono richieste lenze molto leggere, ma galleggianti classici da bolognese ecco che entrano in scena i galleggianti piombati.

Questo particolare galleggiante, soprattutto se la pesca avviene a distanza, come la maggior parte delle volte che ne facciamo uso, devono rispondere a requisiti ben precisi dal punto di vista costruttivo, altrimenti, si rischia di avere un galleggiante poco aerodinamico e soprattutto, che una volta in pesca non “tiene” l'acqua come si dovrebbe, in questo modo vanificheremo tutta l'azione.

Il fai da te è all'ordine del giorno, talvolta basta un pezzo di fusibile di piombo avvolto sotto il corpo del galleggiante ed il gioco sembra fatto, ma all'atto pratico, ci accorgiamo fin da subito che siamo poco precisi nei lanci, il galleggiante si ingarbuglia su se stesso e la battuta di pesca diventa fonte di stress e non più di puro divertimento come deve essere.

galleggiante piombato 1

Via libera al fai da te, ma con cognizione di causa.

Le aziende produttrici e i relativi distributori offrono vaste gamme di galleggianti piombati adatti a più scopi.

In queste righe tratteremo quelli classici da bolognese per l'utilizzo dei bigattini per la pesca in passata, quindi dotati di deriva. Si tratta di galleggianti curati nei minimi particolari e molto performanti.

Com'è fatto

Principalmente sono due i modelli che troviamo sul mercato. Il primo ha il piombo in ottone sistemato subito sotto il corpo, l'altro, quello più evoluto, ma soprattutto adatto alle pesche più “finesse” il peso in ottone ce l'ha situato sempre alla base del corpo, ma internamente ad esso e da lì, parte la deriva in carbonio.

La differenza tra i due modelli è quella che, nel primo caso abbiamo un galleggiante più adatto per le pesche a lunga distanza e dove viene richiesta più stabilità in corrente, infatti, possiamo notare la deriva in fibra di vetro più portante di quella in carbonio presente nel secondo modello. In entrambi i casi il filo è passante, quindi, sono a tutti gli effetti galleggianti per la pesca alla passata in corrente, ma ottimi anche per l'acqua ferma.

 
 

Realizzazione della piombatura

Il galleggiante piombato, di solito tiene un po' di piombo anche perché, sulla lenza, soprattutto se peschiamo in corrente, ma anche in acqua ferma, una dose di piombo seppur minima ci vuole.

Molto spesso, l'errore più comune che viene fatto da chi impiega questa tipologia di galleggiante è quello di realizzare geometrie di pallini senza tener conto della distanza che deve esserci tra loro.

Infatti, dopo aver realizzato la spallinata e legato il terminale alla lenza madre, dovremo effettuare dei lanci di prova per vedere come si comporta in caduta la nostra zavorra.

Molte volte, dovremo agire sul filo che fuoriesce dal mulinello facendo una pressione con il dito indice in modo da frenare la corsa della lenza e permettere ai pallini posizionati sotto il galleggiante di distendersi bene.

galleggiante piombato 2

In questo modo possiamo evitare che il terminale vada ad accavallarsi con la spallinata facendo una parrucca senza precedenti costringendoci a rifare nuovamente la lenza.

Lenza madre rigida

Quando si pesca con i galleggianti piombati, siano essi di grammature importanti o di pochi grammi, meglio scegliere per caricare il mulinello un nylon rigido e comunque mai inferiore allo 0,16 mm.

Questo perché? Perché avendo una lenza madre rigida e realizzandoci una spallinata anche leggera, avremo un forte annullamento dei garbugli durante il lancio.

Foci naturali

Spesso, le foci naturali presentano fondali molto bassi e, talvolta anche irregolari andando a formare buche e depressioni a distanza da riva.

galleggiante piombato 5

Ecco che una fida bolognese di sei metri ad azione media ed un galleggiante piombato di grammatura adeguata alla corrente presente possono garantirci ottime catture.

I galleggianti piombati vengono distribuiti nelle forme classiche per la pesca a bolognese in corrente quindi a goccia e goccia rovesciata. In entrambi i casi possiamo godere di un segnalatore molto performante.

Se andiamo a scegliere un goccia, teniamo conto fin da subito che dovremo pescare in passata libera agendo solo con trattenute molto leggere poiché questa forma non adatta a tale scopo.

Un goccia rovesciata, invece, oltre a resistere molto di più a turbolenze create da vento e corrente, risulta ottimo anche per la pesca in trattenuta qualora ce ne fosse bisogno.

galleggiante piombato 4

Nei porti

Molto spesso, soprattutto nel periodo estivo, all'interno dei porti si verifica una forte presenza di pesce in superficie per lo più diffidenti e combattivi cefali.

Nonostante tutto, anche in questi spot un minimo di corrente è sempre presente e quindi, l'impiego di un galleggiante piombato da passata diventa di prioritaria importanza.

In questo caso, sulla lenza madre schiacceremo solo qualche piccolo pallino legandoci un terminale lungo almeno un metro con un piccolo amo del n. 20 innescato con un singolo bigattino per riuscire a catturare qualche bel cefalo.

L'azione di pesca è semplice: si gettano con la fionda alcuni bigattini alla distanza voluta e ci lanciamo sopra quello innescato, il galleggiante piombato andrà subito in pesca segnalandoci l'abboccata del cefalo. Il galleggiante dovrà essere tarato perfettamente.

galleggiante piombato 0 galleggiante piombato 1 galleggiante piombato 2 galleggiante piombato 3 galleggiante piombato 4 galleggiante piombato 5  

Articoli correlati