Pesca all'Inglese in Carpodromo. Come Scegliere e Preparare l'Attrezzatura Necessaria

Pesca Inglese 4

La pesca in carpodromo è quasi sempre impostata con la roubaisienne, soprattutto se in competizione. Nonostante tutto, è possibile effettuare molte catture anche con la canna inglese, attrezzo capace di regalarci soddisfazioni e tanto, tanto divertimento.

Quando parliamo di carpodromo intendiamo il classico laghetto nato per le competizioni, dove la taglia delle carpe è medio piccola. Lo scopo è quello di vedere un buon numero di mangiate e catturare numerose prede, a patto di eseguire tutto alla perfezione.

Se in un lago dove i pesci vengono pescati costantemente non si esegue tutto perfettamente, è facile portare a guadino ben poco, subendo tante false tocche e trovandosi troppo spesso a ferrare a vuoto. Soprattutto quando la taglia delle carpe non supera il chilogrammo.

A tutto questo è importante abbinare una canna dotata delle giuste caratteristiche che, nel nostro caso specifico, deve essere non troppo lunga e, a maggior ragione, contraddistinta da un’azione abbastanza morbida.

Pesca Inglese 5

La misura ideale è pari a 4,20 metri, visto che nei carpodromi tradizionali non si pesca mai a distanze siderali ed una misura come quella consigliata offre velocità di ferrata ed ottima maneggevolezza.

Riguardo al casting è meglio orientarsi su prodotti che lancino fino a 15 o 20 grammi, spesso identificati con la dicitura in libbre sul fusto ( 3-5 libbre). Questa scelta non deriva dalla necessità di lanciare wagglers pesanti, quanto dal bisogno di avere il giusto compromesso tra elasticità e potenza nelle fasi di ferrata e combattimento con le carpe.

Il mulinello

Al contrario di quanto fossero le abitudini alcuni anni fa, cioè di affiancare alla canna all’inglese un mulinello iperveloce, spesso capace di un rapporto di recupero superiore a 6:1, oggi le cose sono cambiate, specie se la distanza da riva alla quale si pesca non è impegnativa. I migliori mulinelli per “l’english style” sono caratterizzati da rapporti di recupero medi, né troppo lenti né, tantomeno, super veloci.

Il miglior compromesso è rappresentato da un rapporto pari a 5,3:1. Scegliendo un modello con bobina ampia, è possibile sfruttare ugualmente un recupero della preda potente e veloce, senza perdere la velocità di risposta del mulinello (ed eventualmente della frizione), durante le fughe improvvise dei pesci allamati.

I mulinelli troppo veloci, infatti, oltre a stressare il nylon durante i frequenti recuperi, hanno difficoltà ad assecondare prontamente le sfuriate dei pesci più aggressivi, avendo dei tempi morti molto pericolosi prima che l’antiritorno o la frizione cedano nylon. Tutto ciò si può tradurre, soprattutto pescando con monofili sottili, in rotture della lenza per colpa di uno scatto improvviso della preda.

Come e perché sgrassare il nylon

Pescando all’inglese diviene fondamentale sgrassare il filo per permettere l’affondamento di quest’ultimo sotto il pelo dell’acqua, una volta che la lenza sia entrata in pesca. Ciò serve per ostacolare il vento e la corrente superficiale che porterebbe la lenza a muoversi allontanandosi in fretta dalla zona pasturata, oltre a creare una “pancia” che non permetterebbe di infliggere una ferrata diretta ed efficace durante la mangiata delle carpe.

Il prodotto ideale per sgrassare il nylon senza rovinarne le molecole del polimero è, secondo le numerose prove effettuate direttamente sul campo, lo sgrassante concentrato per i piatti diluito al 50 % con l’acqua.

Pesca Inglese 1

Mai scegliere i detersivi o gli sgrassanti aromatizzati, magari al limone, che essendo già diluiti per essere piacevoli all’olfatto umano e delicati al contatto con le mani di chi li utilizzerà, non offrono la giusta capacità sgrassante sul nylon.

Un ottimo sgrassatore, se spruzzato in un bicchiere d’acqua nel quale sia stato versato anche dell’olio d’oliva, farà allargare immediatamente la patina di grasso superficiale. Questo sistema è valido per testare a casa, in tutta comodità, l’efficacia di qualsiasi detersivo o sgrassatore.

Una volta scelto il prodotto più consono al nostro scopo basterà spruzzarlo direttamente sulla bobina del mulinello prima di pescare, ripetendo l’azione ad intervalli di tempo regolari durante la pescata, soprattutto se l’acqua dove si pesca è particolarmente torbida e sporca.

Una lenza semplice

Normalmente, nei laghetti artificiali la profondità media si aggira intorno ai due metri e mezzo, potendo oscillare tra 1,5 e 3,5 metri. In queste situazioni è molto funzionale una lenza semplice e abbastanza scarica di piombo, soprattutto nel tratto attivo della montatura, cioè in prossimità del finale.

Pesca Inglese 2

Personalmente sono solito infilare il galleggiante direttamente sul nylon senza l’utilizzo di alcun attacco speciale, facendo in modo che il filo entri direttamente nell’occhiello del waggler.

Prima del segnalatore inserisco una perlina che servirà da battuta sul nodino di fermo scorrevole, necessario per variare il fondo. Il galleggiante andrà a battere su un bulk di 4 o 5 piombi del numero sei e circa due metri sotto lego la girella (singola e non tripla), alla quale va congiunto il terminale. In questo modo è possibile pescare con una lenza sensibile e morbida.

In caso di necessità basterà spostare in alto o in basso il bulk di pallini in base alla profondità dell’acqua, facendo in modo che il nodino di stop sia collocato 25-30 cm sopra. In questo modo è possibile pescare con una lenza “fissa”, ma che avrà l’ultimo tratto scorrevole, migliorando il lavoro del galleggiante, in particolar modo durante l’invito.

Pesca Inglese 3

La lunghezza del terminale

Quando peschiamo all'inglese in questi contesti si consigliano terminali lunghi 35-40 cm per alcune ragioni. Innanzitutto per disporre di una presentazione dell’esca morbida e poi per sfruttare una certa elasticità del nylon durante la ferrata, che serva ad evitare spiacevoli rotture.

Optando per un terminale di 40 centimetri, nella pesca delle carpe, è utile adagiare a terra una buona porzione di filo, sdraiando al suolo anche la girella e lavorando la lenza con piccoli e continui inviti. In questo modo si stuzzica l’aggressività delle prede e si è quasi certi che le ferrate avranno successo.

Ami e fili

Nello specifico delle carpe di piccola taglia, considerando l’azione della canna consigliata nella prima parte dell’articolo, credo che non ci sia niente di meglio se non imbobinare un nylon affondante dello 0,15-0,16, sul quale costruire direttamente la montatura e al quale affiancare un terminale che vari tra lo 0,12 e lo 0,14.

Lavorando con questi diametri è possibile combattere sportivamente le carpe, ottenendo il giusto compromesso tra affidabilità e morbidezza della lenza, rendendo ogni combattimento divertente ed impegnativo.

Pesca Inglese 4 Pesca Inglese 5 Pesca Inglese 1 Pesca Inglese 2 Pesca Inglese 3

Articoli correlati