Pesca Bolognese in Mare con il Bigattino

Pesca da Riva 1

Gli ultimi due mesi dell'anno sono stati molto interessanti dal punto di vista delle catture con la tecnica della . Il numero non è stato molto alto, ma la taglia più che soddisfacente. Sono usciti pesci interessanti che, come sempre ci hanno fatto capire quel qualcosa in più che ha arricchito il nostro bagaglio tecnico.

Quel qualcosa in più si chiama bigattino un'esca micidiale, conosciuta dai più, ma che, il sottoscritto aveva deciso di accantonare soprattutto nel periodo invernale, quando la sfida è sempre stata a colpi di bolognese, coreano e gambero.

Niente di più sbagliato, soprattutto nelle serate di calma piatta.

Lesson number one

Sono i primi giorni di un inverno che sta per arrivare, come un cane da penna fiuto l'aria m'intirizzisco e parto per lo spot. Ho un culmine di bassa marea intorno alle 18.00.

Arrivato sullo spot noto subito la presenza di altri pescatori che catturano con regolarità pesci di buona taglia a colpi di bolognese e bigattini. Inizio a pescare con il coreano inconsapevole del fatto che il galleggiante luminoso non sparirà mai sotto la superficie, mentre gli altri continuano a catturare con regolarità.

C'è ben poco da fare, nemmeno in scia con i bigattini degli altri riesco a vedere una sola abboccata. Dopo otto ore di pesca, me ne torno a casa con le pive nel sacco.

Pesca da Riva 4

Lesson number 2

Esattamente tre giorni dopo mi ripresento sul canale. Stavolta lo spot è deserto.

L'idea è quella di tentare un momento di marea diverso, pescherò le ultime tre ore del culmine di alta per vedere se qualche pesce entra in attività in questo momento.

Solo qualche piccola spigola verrà a farmi visita come è giusto che sia, anche perché gli esemplari di taglia maggiore di solito si muovono con la bassa marea. Però, a differenza della volta precedente qualche pesce è uscito, piccolo, ma è uscito.

Decido di cambiare spot e di tentare in un tratto di canale dove l'alta marea genera un ottimo giro d'acqua. Trovo lo spot occupato da un pescatore che anche a questo giro a colpi di bolognese e bigattino cattura con regolarità diversi pesci di taglia, mi affianco a lui e prendo un altro cappotto.

Tutte le mie certezze accumulate negli anni spariscono, e anche stavolta me ne torno a casa senza pesci e con il morale a terra.

A volte ritornano...

Sono passati molti anni dalla prima volta che gettai il bigattino in acqua salsa e lo feci con la consapevolezza di iniziare una nuova avventura, cercando di portare tutta la mia esperienza accumulata in acqua dolce a caccia di cavedani e barbi.

Il bigattino fu per diverso tempo l'unica esca in cui credevo e, infatti, mi ha regalato anche tante soddisfazioni. Poi, questa esca fu sostituita da gamberi e coreani, e, il bigattino è rimasto chiuso nel cassetto della memoria per troppi anni.

E' giunto il momento di farlo tornare protagonista!

Pesca da Riva 5

Cronaca di un'uscita...

La bolognese è sicuramente uno dei sistemi più impiegati dai pescatori amanti delle tecniche ultralight.

Pescherò all'interno di un dedalo di canali di acqua salmastra dove le correnti generate dai movimenti di marea e dalle condizioni meteo non sono da sottovalutare.

Lo spot che mi ospiterà è caratterizzato da una buona corrente in uscita a causa della marea montante che fa muovere l'acqua in questo senso visto che ho il mare alla mia destra che entra, gira nel dedalo di canali, e poi esce dal canale in cui andrò a tentare qualche spigola che, grazie a questi giochi di corrente, entra in attività sulla pasturazione naturale offerta dal movimento di marea e dalla successiva corrente.

MORFOLOGIA

Di fronte ho una profondità media che si aggira intorno ai quattro metri. Sondando mi sono accorto che sotto la punta della sette metri il fondale tende a rialzarsi, quindi in quel punto ci si fermeranno le larve ed anche i pesci. E' lì che devo essere perfettamente in pesca.

Lancerò qualche metro più avanti in modo da arrivare sullo scalino ed appoggiare sul fondo tutto il terminale. Sarà lì che vedrò le abboccate.

PASTURAZIONE

Pasturerò con bigattini sfusi lanciando le larve a fionda nel punto in cui queste possano scendere ed essere trasportate dalla corrente nel punto giusto.

Massima attenzione al movimento della corrente che non è detto che sia sempre omogeneo, nel senso che può variare la sua velocità, a seconda dei movimenti di marea che possono essere più o meno "violenti".

Pasturerò, solo, quando la corrente sarà lenta in modo da non disperdere troppo le larve. Tra l'altro, ci tengo a precisare che, in spot come questo, ma anche in altri spot simili, in Italia ce ne sono molti, i movimenti di corrente sono fondamentali per catturare qualche pesce. Nelle serate di acqua ferma, difficilmente riusciremo a prendere qualcosa di buono.

Pesca da Riva 2

ESCHE

Pescando in acqua salmastra o salata, non dobbiamo sottovalutare la spinta idrostatica che è maggiore rispetto a quella che avremo in un corso di acqua dolce, quindi anche i bigattini faranno più fatica a scendere verso il fondo.

Per questo motivo vi consiglio di acquistare bigattini vecchi, cioè larve che sono state tolte dalla lettiera già da qualche giorno ed hanno digerito l'ultimo pasto. Questo lo si capisce dalla mancanza della macchia scura ben evidente nelle larve fresche tolte dal substrato di alimentazione poco prima che cessino di alimentarsi.

Le larve più vecchie sono più compatte, e non presentano più il grasso sulla superficie, in quanto si sono mosse molto tra la segatura o farina di mais nel contenitore dove vengono tenute dal negoziante.

Per l'innesco, invece, bigattini freschi. Sono molto più vitali e morbidi, quindi assai più graditi dai pesci, soprattutto da quelli più sospettosi come in questo caso le spigole.

FOCUS ORSETTI

Ultimamente ho avuto buoni risultati pasturando a bigattini e innescando un orsetto! Soprattutto nelle serate più difficili, questa larva molto impiegata nella pesca al colpo si è messa molto in evidenza facendo la differenza sul bigattino.

L'orsetto è la larva di tafano e la possiamo trovare, ormai in tutti i negozi di pesca. Sono larve meno vispe dei bigattini, ma di dimensioni più generose. Portate sempre dietro una confezione di orsetti, non ve ne pentirete!

Pesca da Riva 3

L'IMPORTANZA DELLA PIOMBATURA

La pesca con la bolognese in acque salse è sicuramente tra le più difficili e per questo affascinanti. Se poi peschiamo con i bigattini il gioco si fa ancora più duro.

Attenzione, non perché sia un'esca poco gradita, anzi, rimane e rimarrà sempre una tra le più catturanti, il fatto è che dobbiamo presentarla nel migliore dei modi, soprattutto quando si pescano spigole. In questo spot, poi, ci sono pesci stanziali, pesci che sanno leggere e scrivere, quindi dobbiamo agire di conseguenza se non vogliamo rimanere a bocca asciutta.

Ho realizzato una tipologia di lenza ultralight, un galleggiante di un grammo e mezzo zavorrato con una scalatura di pallini lunga circa 150 cm. Sono partito con i pallini del n.10 per terminare con quelli del n. 4.

Il risultato è una lenza molto morbida e adescante soprattutto nella parte bassa ed è quello che ci vuole perché il bigattino deve essere presentato in maniera molto naturale.

Il terminale sarà dello 0,11 in nylon lungo circa 50 cm. Un amo del n.18 innescato con due bigattini freschi completerà la lenza.

LA CANNA

Sto pescando in uno spot un po' ostico, di fronte a me ci sono diverse barche.

Questo mi fa gioco, perché i pesci sostano sotto a queste, però, allo stesso tempo il rischio di perdere il pesce di taglia è molto alto. Quindi impiego le di sette metri ad azione medio morbida, passatemi il termine.

Un ottimo compromesso che mi permette di forzare il pesce grazie all'elasticità della canna anche con terminali sottili che mi aiuta con il suo lavoro a stancare la preda.

Sicuramente se avrò la fortuna di ferrare un pesce di taglia punterà subito sotto la barca per cercare di liberarsi, ovvio!

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Per finire...

Il ritorno al bigattino dopo diverso tempo mi ha permesso, comunque, di affinare la tecnica e di riscoprire la sportività di combattere un pesce con terminali sottili. Si perde il senso della ricerca, con i bigattini dobbiamo essere molto bravi a pasturare per far arrivare le larve nel punto giusto e presentare l'esca in maniera altrettanto eccellente.

Però, si acquista quella delicatezza che non c'è con approcci più hard. Credo, che un pescatore deve comunque affinare prima la tecnica pescando a bigattino per poi passare alla pesca di ricerca con il coreano o il gambero.

Sono due tecniche che trovano ampio spazio nella pesca in foce, magari, dobbiamo essere bravi a capire quando l'una, viene meno dell'altra.

Comunque, pescare tra le barche con esili terminali è un po' una follia... che merita, però il suo applauso!

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