Canne Roubasienne: Consigli per una Scelta Mirata

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Predominante in tutti i campi gara Europei e da oltre un decennio regina indiscussa anche nei carpodromi, la canna Roubasienne è diventata la prima donna anche per i pescatori non agonisti.

Raffinata e precisa, ma allo stesso tempo intuitiva e divertente, è l’attrezzo che sempre meno fa fatica a trovare posto nei foderi dei pescatori.

Senza andarci ad impelagare nei meandri della tecnica pura, questa ‘’chiacchierata’’ vuole essere una guida per chi vuole trovare la scarpa giusta per il suo piede spendendo il giusto senza commettere errori.

Le domande che dobbiamo porci prima di visionare qualsiasi canna da pesca, non solo roubasienne quindi, sono: i nostri impegni durante l’anno, gli spot di pesca che frequentiamo maggiormente, le specie ittiche presenti in questi luoghi, il nostro budget di acquisto e le specifiche tecniche che ricerchiamo nell’attrezzo. Avendo ben presenti queste domande, cerchiamo di trovare insieme le risposte!

Se siamo dei neofiti e vogliamo avvicinarci a questa tecnica o le nostre giornate di pesca si limitano a libere uscite e qualche gara nei classici carpodromi, senza ombra di dubbio la nostra scelta ricadrà su un attrezzo molto affidabile, di lunghezza compresa fra i sei e i dieci metri. Uno al massimo due kit oltre quello della canna sono più che sufficienti per le nostre battute di pesca.

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Con poco più di una centinaia di euro avremo fra le mani una canna che ci permetterà di commettere tanti errori, soprattutto nelle delicate fasi di innesto, scesa dal rullo, ferrata e gestione della preda; una roubasienne che sarà sempre pronta a perdonarci e farci prendere dimestichezza con la nuova tecnica, senza paura di rompere delicate e costose sezioni.

Il pescatore provetto che ha già dimestichezza col carbonio è alla ricerca invece di una canna che possa svolgere discretamente tutte le situazioni senza timore. Fortunatamente le aziende leader nel settore ci mettono a disposizione un’ ampia scelta di canne ‘’allround’’, anch’esse di varie misure e con già una discreta quantità di punte in dotazione.

Questi attrezzi ben si adattano a qualsiasi situazione di pesca e ci permettono di affrontare differenti approcci; dal carpodromo estivo alla pesca in canale cambiando la tipologia del kit della canna.

Innestando una punta strong, con nylon ed elastici cavi di generose dimensioni queste roubasienne non hanno nessuna paura nell’affrontare i pesci di mole presenti nei laghetti. Con una punta allround o addirittura ‘’match’’ invece queste canne cambiano radicalmente faccia; fra le nostre mani avremo un attrezzo ben bilanciato, con una giusta sensibilità e prontezza in ferrata. Completamente a loro agio anche con pesci di media-piccola taglia che assolutamente non sfigurano nelle competizioni promozionali o provinciali.

Il prezzo d’acquisto è direttamente proporzionale alla lunghezza dell’attrezzo, del suo pregio fra le canne di categoria e soprattutto dalla quantità e dalla tipologia dei kit forniti in pack dall’azienda.

Consiglio personale è di avere più di una tipologia di punte a disposizione per affrontare al meglio le nostre sessioni di pesca senza eccedere nella qualità; sarebbe un controsenso avere un kit dal valore economico pari o addirittura superiore alla canna stessa!

Addentrandoci nel mondo dell’agonismo il range di canne da osservare si restringe notevolmente; in questi casi influisce molto la possibilità economica del pescatore più che le specifiche tecniche dell’attrezzo che, in ogni caso, saranno di alto livello.

Acquistare un top di gamma perché si hanno le possibilità economiche non è sempre la scelta migliore però. Tutte le prime canne sono sicuramente il fiore all’occhiello delle aziende; più leggere, prestazionali, bilanciate e rigide ma sono attrezzi che trovano il loro senso solo in specifiche condizioni e campi di gara.

Da qualche anno infatti anche i migliori agonisti trovano il loro picchetto nei carpodromi nel periodo invernale, questo per la quasi impraticabilità dei campi di gara e delle sue rive. Se anche voi nei mesi più freddi amate passare il vostro tempo nei laghetti sicuramente un ottima seconda fascia è la scelta più azzeccata; una canna a due basi parallele magari, con il giusto compromesso fra leggerezza, affidabilità e un’ottima bilanciatura sarebbe davvero la scelta migliore.

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Tornando alla fascia più alta nessuno vi dirà mai che un top di gamma non sia la canna migliore per i cavedani, le breme, i carassi, gardon etc ma fatta eccezione per questi et similari, anche l’agonista più esperto è indeciso e ora vi dico il perché.

Prendiamo come esempio un fiume meraviglioso con corrente molto lenta e cavedani sospettosissimi da pescare ‘’canna in mano’’ per la classica passata col saltello del galleggiante. Prima fascia! Canna al top! Certo, sicuramente è la più adatta in condizioni normali, ma se dovesse tirare vento? Non possiamo prevedere le condizioni meteo al momento dell’acquisto.

Ho fatto l’esempio del vento perché è una delle condizioni meteo più pericolose per un top di gamma; Una canna leggerissima è molto delicata, in presenza di vento medio o forte è davvero dura da tenere in pesca e con ferrate brusche potremmo rischiare grosso. Anche una canna con un diametro del calcio grande non ci aiuta in questa condizione perché ovviamente, più aumenta la superficie delle pareti della canna più la forza che il vento eserciterà su di essa sarà maggiore.

Troviamo insieme la giusta soluzione. Se sei intenzionato ad acquistare una canna di questo tipo, sicuramente non sarai uno sprovveduto e sai benissimo quali canne si adattano più a te.

Ovviamente lo storico delle aziende è chiaro a tutti: alcune fanno dell’affidabilità il loro punto di partenza per poi sviluppare attrezzi con determinate caratteristiche di leggerezza, rigidità e bilanciatura. Altre invece partono dalla estrema leggerezza per poi dare a questi attrezzi doti di affidabilità tali da non rischiare rotture frequenti, altre dalla rigidità e così via.

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Se dovete acquistare una nuova canna, informatevi sul grado di affidabilità dei prodotti Top di quella specifica azienda e fate un giro sui vari forum per vedere quali canne danno maggiori problemi. Una volta fatte tutte le ricerche possibili, scartate le tante rotture accidentali e tolti i leoni da tastiera che screditano tutto e tutti, troverete la canna giusta … forse!

Il mio consiglio personale, oltre quello di provare la canna in pesca oltre che nei vari stand espositivi di negozi e fiere, è quello di acquistare una roubasienne con un diametro del calcio vicino o poco al di sotto dei 42mm, con una ottima rigidità e che supporti anche punte intermedie o da carpa, soprattutto al quinto pezzo per pescare con forte vento e punta in acqua!

Nel caso in cui acquistate una prima fascia non dimenticatevi del suo ‘’muletto’’! (Il cosiddetto ‘’muletto’’ sarebbe il fusto della canna con le stesse conicità ma con carbonio meno pregiato da usare per le pesche corte quando non serve la canna in tutta la sua lunghezza o per sostituire in gara un elemento danneggiato).

La nostra chiacchierata è giunta al termine. Ora hai sicuramente un’ottima base per valutare l’acquisto di una canna adatta alle tue esigenze. Per qualsiasi consiglio specifico sull’acquisto, per saperne di più su un particolare attrezzo presente in catalogo o sul sito, puoi tranquillamente contattare il servizio clienti Piscor.

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