Esche Naturali: la Sarda

Sarde

Utilizzata in tutte le tecniche di pesca in mare, la sarda è tra le esche naturali più versatili di cui si disponga.

Che peschiamo da terra, con canna fissa o bolognese, a surfcasting e rockfishing, dalla barca o bolentino o a drifting, la sarda viene innescata per la ricerca di piccole e grosse prede: cefali, ochhiate, spigole, gronghi, murene, palamiti, saraghi, alletterati e tombarelli.

Viene anche utilizzata per la preparazione di una micidiale pastura: un trito di pesce freschissimo, in una salamoia al 30%, che si revela un richiamo a cui nessuna specie sa resistere. Così preparata, la pastura va conservata in un luogo fresco dove resta buona anche per qualche mese.

Specie pelagica prettamente mediterranea, la si incontra facilmente anche al di fuori dello stretto di Gibilterra. La sardina raggiunge i 20-25 cm di lunghezza ed appartiene alla classe dei pesci azzurri, che la rende molto ricercata dalla pesca professionista , visto che il suo impiego è molto utilizzato anche dall’industria conserviera.

A seconda della tecnica di pesca, la sardina può essere innescata in maniera differente.

Con le tecniche da terra a canna fissa o bolognese, la si innesca a tocchetti su ami relativamente piccoli, dal 10 al 14, mentre per il surfcasting o rockfishing si usa a tranci più abbondanti o in funzione della grandezza, anche intera: in questo caso è preferibile innescarla rovesciata e legata intorno all’amo con del filo elastico, cosa che la rende particolarmente adescante in quanto il suo profumo viene maggiormente rilasciato in acqua.

Dalla barca invece, è sempre innescata a tocchetti, su ami del numero 4-6 per la pesca bolentino, oppure intera facendoci passare semplicemente un amo del numero 3-4/0 tra gli occhi, per la pesca a drifting o per la preparazione della coffa.

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