Se i pescatori italiani utilizzano essenzialmente bigattini e caster per innescare e pasturare, in Belgio va in modo completamente diverso. I nostri regolamenti in competizione e le nostre acque più fredde fanno che le larve acquatiche e i vermi di terra occupino le scena.
E per la breme, queste esche sono superiori a tutto il resto!
Dopo aver affrontato, nei numeri passati, la composizione delle pasture da breme, continuiamo la conoscenza del comportamento alimentare di questi pesci interessandoci al quartetto dei suoi vermi preferiti: fouillis, grossi ver de vase, vermi di terra e... il più enigmatico e segreto di tutti, il tubifex!
Il tubifex, chi è?
Il tubifex è ben conosciuto dagli acquariofili che lo utilizzano fresco o congelato, ma i pescatori, anche in Belgio, troppo spesso ne ignorano le potenzialità.
Si tratta di una irresistibile calamita per le breme, un segreto gelosamente custodito da alcuni campioni belgi, un tocco che ha portato a delle vittorie in competizione tanto “abbondanti” quanto inesplicabili.
Contrariamente ai bigattini o al ver de vase, i tubifex non sono larve, ma dei vermi veri e propri e non subiscono, come le larve, trasformazioni di nessuna sorta nel corso della loro esistenza. Si presentano sotto forma di fili lunghi e sottili (più del ver de vase) e sono nettamente meno agili una volta fuori dall'acqua.
Il loro colore oscilla fra il rosa antico e il rosso violaceo, vivono in acque lente o ferme in colonie di forma circolare da 30 a 50 cm di diametro. Hanno il “piede” nel fango, dove si alimentano e dove si rifugiano alla minima allerta e il resto del corpo fluttua subito fuori dal fondo.
Si contenta di un tasso di ossigeno molto basso e sopporta un inquinamento organico elevato, cosa che spiega il fatto che si trova in abbondanza nelle acque molto inquinate dove nemmeno il ver de vase riesce a resistere.
Attenzione, tutti i pericoli legati al ver de vase a livello di trasferimento di batteri e di diverse malattie poco simpatiche si applicano anche al tubifex, quindi, conviene manipolarlo con i guanti ed evitare tutti i contatti con la bocca e ancora di più la pratica idiota che consiste nell'assaggiare la pastura.
Come utilizzarlo?
Il tubifex si utilizza nella terra eventualmente mischiata con la pastura in associazione con altre esche come fouillis, ver de vase o vermi tagliati.
Mischiato alla terra è, se non invisibile, molto discreto, almeno alla vista, non all'odorato perché emette un odore molto più forte di qualsiasi altra esca animale. In Belgio, questa invisibilità ha contribuito ad alimentare una certa diffidenza nei confronti della sua utilizzazione.
Dato che il suo segreto è stato gelosamente custodito e che è difficilmente rilevabile al semplice colpo d'occhio, all'inizio si aveva la tendenza a “dimenticare”, in competizione, di presentarlo al momento del controllo delle esche. Il suo uso tendente, pur se non a volgarizzarsi, almeno a uscire dall'anonimato, ha fatto sì che questo fenomeno si attenuasse.
Quando utilizzarlo?
Il tubifex si utilizza essenzialmente per la breme. Che sia in competizione o per la pesca amatoriale, attira le breme più grosse. In competizione è l'arma più efficace in assoluto quando l'uso del ver de vase e del fouillis è vietato e dove le breme abbondano, situazione frequente in molti laghi d'Europa e d'Italia.
Il tubifex ha anche la reputazione di dare i migliori risultati nelle acque non troppo pulite e questo ne fa un'ottima esca per quei luoghi nei quali la breme può trovarlo naturalmente. E poiché il tubifex ha bisogno di un forte carico organico per svilupparsi, ci saranno poche probabilità di incontrarlo dove le acque sono limpide. In competizione, sembra dare i migliori risultati là dove le breme non sono abbondanti e non sono presenti ovunque. In queste gare qualcuno se la cava portando sul suo posto tutte le breme del settore.
La raccolta e lo stoccaggio Il tubifex si raccoglie con lo stesso materiale che si usa per il ver de vase: un grande e solido retino rettangolare con rete profonda e a maglie fini, dei waders e una buona conoscenza dei canaletti.
I gesti sono identici a quelli della raccolta del fouillis: si raccoglie il fango del fondo con il telaio del retino e si agita poi energicamente la rete per eliminare al massimo le impurità. Tutto qui, resta, al ritorno, il compito di purificare il tubifex, che non è una cosa semplice.
La prima tecnica consiste di deporre il materiale sotto un debole getto d'acqua permanente su un setaccio inclinato in modo da eliminare le impurità. Nei paesi dell'Est si usa un modo più sbrigativo.
Il fango contenente il tubifex viene posto in un grande recipiente piatto in metallo, viene coperto da un sottile strato di sabbia e il tutto viene coperto di acqua. Il recipiente viene messo a fuoco molto dolce. Il calore fa rapidamente passare il tubifex al di sopra della sabbia e non resta che raccoglierlo con un retino.
Diciamo, comunque, che la maggior parte dei pescatori non raccoglie da sé il tubifex e i rari che lo utilizzano lo acquistano direttamente dai grossisti. Chi lo commercializza lo mantiene in grandi bacini con poca profondità dove resta coperto da qualche centimetro d'acqua.
Una corrente d'acqua permanente permette l'ossigenazione necessaria. Una volta fuori dell'acqua, diventa molto delicato da conservare e se lo si deve fare per più giorni, conviene metterlo in un recipiente con un apporto continuo di acqua fresca. Si può anche trovare congelato nei negozi di pesci da acquario.
Le altre esche da breme efficaci sono quelle conosciute dalla maggior parte dei pescatori: il fouillis, il ver de vase e i vermi di terra.
Il fouillis
La breme ne va pazza come tutti i ciprinidi, d'altronde, ma con una piccola particolarità: le grandi breme si accontentano di un fouillis un po' “passato”, che si comincia a “sentire”, ben inteso, senza essere completamente marcio. E' un luogo comune della pesca della breme, ma che si verifica, d'altronde, al “bordo dell'acqua”.
In competizione, il fouillis è l'esca irrinunciabile per la breme, sia che si tratti della piccola “bordeliere” che della “grande brune”. L'utilizzo di tutte le altre esche è complementare dell'indispensabile fouillis!
La sua efficacia è generale e la sola restrizione che si può trovare è relativa alla selezione della taglia del pesce da catturare, a meno che non si abbia “in preparazione” la terra: si ottiene così la “terra belga”. Questa preparazione è stata messa a punto dai pescatori fiamminghi durante gli anni '70.
Il ver de vase
Le breme vanno fuori di testa per il fouillis, ma sembrano apprezzare ancora di più il ver de vase utilizzato comunemente per innescare. Per una pesca specifica di breme avere dei “petit gros” è fondamentale.
Questi piccoli vermi di stagno fanno la nostra felicità nella ricerca al gardon e la loro utilizzazione è identica al fouillis, ma il loro prezzo eccessivo costituisce un inconveniente terribile, a meno che non si conosca un luogo dove abbonda e si raccolga da noi stessi.
Dunque, il ver de vase in pastura va riservato alle grandi occasioni, per una grande competizione, ad esempio, in aggiunta al tradizionale fouillis.
I vermi di terra
I vermi di terra tagliati oggi rappresentano probabilmente la migliore soluzione per selezionale le grosse breme.
Per ottenere il meglio da questa formidabile esca, conviene rispettare alcuni precetti. Innanzi tutto, ancora più che con il ver de vase e il tubifex, conviene metterne pochi all'inizio e riservarne di più per la pasturazione di richiamo.
Inoltre, i vermi vanno tritati il più finemente possibile con un buon paio di forbici. Tagliandoli, fuoriesce un liquido dall'odore pungente ed è quello che ha un forte potere attraente, ma questa proprietà si degrada rapidamente.
Ed eccoci, quindi, all'ultima raccomandazione: i vermi devono essere obbligatoriamente tagliati nel corso della partita di pesca a secondo del bisogno e immediatamente prima di metterli in acqua.