Quando si va alla ricerca di mormore, e si vuole avere un certo successo, è necessario tenere ben presenti almeno quattro regole fondamentali:
- conoscenza della spiaggia
- attrezzatura e calamneti mirati
- esche giuste
- velocità di azione
Conoscenza della spiaggia
Le mormore sono presenti lungo tutto il nostro territorio, in alcuni arenili risultano stanziali, questo significa che l’habitat di quei fondali è ideale e non hanno bisogno di spostarsi. In questi arenili, al momento di effettuare la battuta di pesca se notiamo delle bucate, lanciamo le esche ai margini delle piccole secche, poichè le mormore sono attratte dai lievi movimenti del fondo sabbioso.
Possiamo provare anche con la “trainetta”, infatti raschiando il fondo col piombo, possiamo stuzzicare il loro istinto.
Canne e calamenti
Le canne avranno un range di lancio che si dovrà attestare tra i 50 e i 110 grammi. La loro lunghezza dipenderà dalle nostre abitudini più che dalla nostra corporatura.
La realizzazione dei calamenti nasce in funzione degli attrezzi che utilizzeremo, della spiaggia, e degli inneschi che intendiamo usare. Il tri-amo è di gran lunga il preferito da molti pescatori.
Per la sua costruzione armiamoci di filo fluorocarbon nei diametri che vanno dallo 0,23 mm sino allo 0,35 per la lenza madre, mentre per i braccioli dotiamoci di monofili che partono da un diametro dello 0,14 fino allo 0,22. Sono preferibili ami ad occhiello e in carbonio, perchè risultano leggeri pratici e veloci da legare.
La numerazione ideale varia tra la 8 e la 12. Negli snodi possiamo usare le microgirelle , oppure tecno sfere forate, ovviamente racchiuse tra due perline salvanodo, che a loro volta, verranno bloccate con l’apposita colla, o effettuando un nodo sulla lenza madre. I piombi, considerando il diametro dei fili, partiranno da 50 gr fino ad un massimo di 110.
Esche
La regina delle esche per la pesca alle mormore è senza dubbio l’arenicola, ma capita spesso di catturarle anche con americani, bibi , muriddu o anche con il cannolicchio.