Pesca dalla Scogliera con Bolognese

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Il primo elemento da analizzare quando si parla di è proprio la natura della scogliera stessa; di scogliere ne esistono di diversi tipi e morfologie.

Abbiamo le scogliere artificiali messe a protezione delle spiagge, quelle bellissime naturali abitate da pesci da sogno e, infine quelle sempre artificiali messe a protezione dei porti e dei moli.

E’proprio di quest’ultime che parleremo, anche perché sono caratterizzate da alte profondità, quindi particolarmente ricche di pesce per buona parte dell'anno. In questi habitat particolari, i pesci trovano buona abbondanza di cibo, la loro dieta è composta soprattutto da gamberetti, granchi e tutti gli altri piccoli pesci che vanno ad arricchire la catena alimentare.

Di solito queste scogliere, come detto in precedenza vengono messe per proteggere dalle mareggiate i porti o i moli che altrimenti verrebbero spazzati via dalla furia del mare. Queste massicciate vengono messe su un fondale di sabbia, oppure misto, creando così un habitat particolarmente appetibile per i pesci di tutte le specie.

Le profondità talvolta importanti, non è raroche raggiungano anche i dieci metri, fanno sì che qui si radunino anche pesci di mole sostenuta.

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Ambienti difficili

Come abbiamo detto e ripetuto più volte sia la pesca in foce che in mare, sia da terra che dalla barca è tutt'altro che facile. Per fare delle belle pescate ci vogliono le condizioni giuste, associate comunque ad una buona esperienza e conoscenza del luogo di pesca.

Ormai è risaputo che la pesca in questi siti è molto fallace ed anche il pescatore più esperto, talvolta, subisce la difficile legge dettata dal mare. Le prime volte che andate su questi spot, non aspettatevi grandi catture, almeno che non siate molto fortunati.

Guardate bene il luogo, perdete tempo a vedere, nel caso ci fossero, dove stazionano i pescatori, soprattutto se locali, questi segnali vanno presi al volo per eventuali prossime uscite. Non siate troppo invasivi con loro, ma cercate con il tempo di rubare con lo sguardo informazioni utili.

Strategie di pesca

Abbiamo detto che ci troveremo di fronte dei fondali importanti per la pesca con la bolognese, quindi dovremo preoccuparci di adottare i sistemi migliori secondo le situazioni che troveremo sul luogo di pesca.

Pescheremo con la bolognese impiegando galleggianti classici quando i movimenti di marea favoriscono l'avvento delle correnti e dovremo impiegare una lenza in modo da far “pescare” l’esca sul fondo.

Al contrario quando la marea montante raggiunge il culmine e l’acqua si ferma completamente, dovremo impiegare una lenza molto morbida e leggera per ingannare i pesci più maliziosi, ecco che ci viene incontro la pesca all’inglese.

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Quando invece le condizioni del mare generano delle correnti difficili da affrontare spostiamo tutta la concentrazione sulla canna da feeder e sui pasturatori più adatti per affrontare questa situazione.

Come potete vedere le tecniche di pesca da praticare con successo sono diverse. Vediamo ora di entrare un po' più nei dettagli.

Pesca con la bolognese

Ci vuole almeno una sette metri, meglio una otto. La bolognese deve avere un'azione progressiva poiché, pescheremo con terminali sottili 0.12/0.10 mm quando la situazione è davvero dura. Occorre quindi un attrezzo all'altezza della situazione.

Il mulinello dovrà essere caricato con uno 0.14 di qualità. Le profondità che caratterizzano questi siti, impongono l'uso di galleggianti di almeno 2/3 grammi.

Dovremo realizzare una geometria di lenza molto morbida, estesa quindi su almeno tre metri di lenza. Partiremo da un piombino del n. 11 sopra il nodo che collega la lenza madre al terminale. Un altro di uguale misura a 30 cm.

Dopodiché, continueremo a sistemare piombi in ordine crescente due per misura a distanze minori ridotte di 2 cm, fino ad arrivare al n.0 ed alla formazione di un bulk che ci permetta di stendere la lenza in fase di lancio. Il terminale dovrà essere lungo almeno 80 cm armato con un amo del n. 18 innescato con due bigattini.

I galleggianti da impiegare saranno quelli di forma affusolata.

Bolo-Inglese mix perfetto

Quando l'acqua è completamente ferma, anche i pesci acquistano comunque una forte sospettosità nei confronti dell'esca. Dobbiamo quindi affrontare questa situazione con una lenza morbidissima e con una quasi totale assenza di piombo.

Ecco che entra in scena la pesca con il piombato e di forma affusolata. Ottimi quelli in penna di pavone o trasparenti (Crystal di Drennan).

Dato che pescheremo con il galleggiante fisso, anche in questo caso avremo bisogno di una canna bolognese di almeno sette metri.

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La realizzazione della lenza è semplicissima, una volta inserito nel ferma galleggiante il segnalatore di modello inglese lo andremo a sistemare sulla lenza madre dello 0.14. Dopodiché legheremo una girella del n.22 che fungerà da collegamento con il terminale lungo almeno 150 cm dello 0.12 armato con un amo del n. 18.

Fisseremo un piombino del n. 10 sopra la girella ed un altro a circa 152 cm del n.8. Grazie a questo accorgimento potremo effettuare lanci in piena tranquillità senza che il finale si vada ad intersecare con la lenza madre. Eviteremo fastidiosi garbugli.

Con il feeder

Quando con le tecniche sopra citate non risolviamo nulla perché la corrente ce lo impedisce, via libera alla pesca con il feeder.

Questo tipo di pesca è consigliata anche quando le condizioni di acqua sarebbero giuste per pescare con le altre tecniche, ma eventi atmosferici avversi, tipo il vento, ci impediscono lo svolgimento della pescata. La tecnica con il feeder è sicuramente una delle più catturanti se ben praticata.

Occorre una canna da feeder di 4.50 metri dotata di almeno tre tip intercambiabili. Il mulinello dovrà essere un 4000 caricato con dello 0,20.

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Inserito il pasturatore sulla lenza madre, metteremo di seguito un salva nodo in gomma ed una girella del n.16. Il finale di 1.50 cm armato con un amo del n.14 completerà la lenza.

Accessori & C.

Passiamo ora a descrive quali dovranno essere gli accessori da portarsi sempre appresso per una giornata di pesca in piena tranquillità.

Prima di tutto precisiamo subito che dovremo portarci dietro il minimo indispensabile poiché, pescheremo sempre da postazioni non troppo comode, ed anche il loro raggiungimento salvo pochi casi non sarà molto facile.

Il consiglio è quello di acquistare uno zaino o una borsa di medie dimensioni dove poter sistemare all’interno tutto quello che ci occorre per pescare.

Nel porta canne andremo a mettere due bolognesi, la canna da feeder ed un guadino lungo almeno cinque metri.

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